Un’intervista alla referente dei servizi al lavoro di Accademia Formativa Martesana, in continuo dialogo con le aziende del territorio al fine di instaurare un legame coerente tra giovani risorse ed esigenze del marcato.
Accademia Formativa Martesana, Ente di Formazione professionale impegnato da più di 70 anni sul territorio nella formazione di giovani professionisti, non solo offre un folto ventaglio di possibilità di professionalizzazione, con oltre venti percorsi proposti in cinque differenti aree di lavoro, ma ha come obiettivo centrale il futuro successo lavorativo dei propri studenti.
Questa volontà si traduce in un dialogo costante con le aziende del territorio al fine di creare una controtendenza e colmare il cosiddetto skill mismatch, ovvero il divario che intercorre tra le competenze richieste dalle aziende e quelle effettivamente in possesso dai lavoratori.
Referente di questo dialogo, per Accademia Formativa, è Ylenia Bortolato, laureata prima in scienze dell’Educazione con indirizzo “esperto nei processi formativi”, specializzata poi in Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni. Dopo un’esperienza come Formatrice in una multinazionale di TLC, è approdata al mondo della formazione professionale come tutor e docente nei corsi pomeridiani per adulti disoccupati; da qui è venuta a contatti con i servizi al lavoro per questa fascia di lavoratori. Arrivata in Accademia Formativa nel 2019, ad oggi continua ad occuparsi di docenza e dei servizi al lavoro, rivolti prevalentemente ai giovani.
Con quali strumenti Accademia Formativa Martesana sostiene gli studenti durante e al termine della formazione per favorire l’occupazione?
In Accademia c’è un lavoro sinergico tra scuola e aziende. Molti dei nostri ragazzi al termine del terzo o quarto anno vengono cercati direttamente dalle aziende presso cui hanno svolto lo stage curriculare per iniziare una collaborazione. Spesso ci poniamo come intermediari per supportare le aziende nella scelta del contratto migliore che possa garantire maggiori benefici in termini contributivi e fiscali, ci occupiamo di attivare anche stage extracurriculari, occupandoci di tutta la parte burocratica.
Fino ad aprile di quest’anno era attivo il bando di Garanzia Giovani che supportava il giovane nella ricerca del lavoro, offrendo servizi quali colloqui di orientamento e bilancio di competenze e accompagnamento al lavoro. Oggi al bando di Garanzia Giovani è subentrato un nuovo bando chiamato GOL, ovvero “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” cioè un’azione di riforma introdotta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (PNRR) per rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione.Come si combatte il mismatch lavorativo e quale pensi sia il valore aggiunto del dialogo tra formazione professionale e rete aziendale locale?
Il mismatch è un fenomeno che al giorno d’oggi si fa sempre più significativo. Anche le piccole aziende hanno iniziato a rendersi conto che il mondo del lavoro sta cambiando a velocità sostenuta, molto più rispetto al passato. Le cosiddette hard skills sono ancora ritenute fondamentali, tuttavia sono date per scontate in sede di selezione, mentre ciò che svolge davvero la differenza nella scelta dei candidati sono le soft skills, definite sempre più human skills: queste sono le competenze che l’individuo possiede e che l’azienda non può trasferire.
Le aziende, dunque, hanno capito che le competenze professionali, una volta che è presente un terreno fertile, possano essere facilmente acquisite e aggiornate on the job, mentre le competenze trasversali debbano essere innate nella persona. Da un dialogo recente con un’azienda del territorio è emerso come una delle principali caratteristiche ricercate nei candidati sia la resistenza al cambiamento, nonché la predisposizione all’apprendimento continuo. In riferimento a tutto ciò, il valore aggiunto che ne traiamo dal confronto continuo con le aziende è la possibilità di ridefinire i contenuti dei nostri programmi sulla base delle esigenze del mercato del lavoro attraverso un’analisi costate dei fabbisogni aziendali in termini di competenze.
Oltre alla formazione specifica e alla preselezione del personale, come Accademia può supportare le aziende?
L’Accademia supporta le aziende in molti modi differenti. Sono molti i progetti a cui si sta lavorando in stretta collaborazione con le aziende e gli altri Enti del territorio. Partecipiamo a partenariati di settore nei quali si dialoga con i centri dell’impiego, aziende e altri centri di formazione. Abbiamo all’attivo un progetto con Assolombarda nel quale sviluppiamo una rete di relazioni con le aziende del territorio in un’ottica di reciproca collaborazione e crescita. Un altro degli strumenti a supporto è senza dubbio la formazione continua: Accademia Formativa proporre corsi su aree tecnico professionali specifiche nonché su aree trasversali personalizzati sulla base delle esigenze aziendali. I corsi prevedono il rilascio di attestati di frequenza e/o competenza.
– Sara Barboglio –
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