Un’intervista alla coordinatrice del corso di Operatore grafico ipermediale che apre la strada a una carrellata di approfondimenti sull’offerta formativa di Accademia Formativa Martesana, in cui le specificità degli indirizzi e delle aree professionali sono raccontate dalle voci di chi dà corpo e volto all’offerta stessa, i docenti dei corsi.

L’offerta formativa dell’Area Office propone una serie di figure professionali specializzate nella gestione dei flussi di merci (Addetto alla logistica), nelle attività di ufficio e nella gestione di eventi e di comunicazioni tramite i social (Operatore d’ufficio e Social Media Advisor) e nella creazione di contenuti di grafica e audio-video per la comunicazione web e il mondo del cinema e dello spettacolo in generale (Operatore grafico ipermediale).

Per scoprire l’offerta dell’indirizzo grafico ipermediale proponiamo un’intervista alla prof.ssa Valeria Cherchi, coordinatrice delle sezioni d’indirizzo e insegnante di fotografia e fotoritocco. La prof.ssa Cherchi è una fotografa e artista sarda, formata tra Roma e Londra, dove ha conseguito rispettivamente una laurea triennale in Disegno Industriale all’università Sapienza e un Master of Arts in fotografia di moda alla University of the Arts London. Al momento sta concludendo la seconda laurea in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale sempre presso la Sapienza di Roma. La sua formazione ibrida, tra design e arte, ha influenzato il suo lavoro, permettendole di specializzarsi in ricerca fotografica, settore che include una buona dose di creatività ma anche tanta progettualità e tecnica. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo lavoro monografico, un libro foto-testuale dal titolo Some of You Killed Luisa.

È proprio grazie a figure professionali esperte e inserite nel panorama lavorativo attuale che i corsi di Accademia Formativa Martesana crescono di qualità e di efficacia, perché i giovani professionisti di domani si confrontino fin dalle prime ore di lezione con la realtà del lavoro, con le caratteristiche indispensabili e le abilità da sviluppare, con l’entusiasmo di chi ha scelto prima di loro una strada e la percorre con competenza e convinzione.

Grafico-Ipermediale

D: Valeria, grazie per la tua disponibilità. Inizio con il chiederti da quanti anni insegna in Accademia Formativa e quali pensi siano i punti di forza della scuola.

R: Buongiorno e grazie a voi per l’opportunità: è bello poter raccontare di quello che ogni giorno diciamo e facciamo con gli studenti. Ho appena iniziato il mio terzo anno formativo e penso che il principale punto di forza della scuola sia l’ampia offerta didattica che permette agli studenti di scegliere tra diversi percorsi professionali, ma offre anche la flessibilità di cambiare corso nel caso dovessero, più avanti, rendersi conto di preferire un altro settore o di essere portati per un diverso mestiere. Aspetto sicuramente molto importante è quello di avere dei professionisti che insegnano nei corsi: personalmente cerco sempre di trasmettere non solo le mie conoscenze tecniche e teoriche, ma anche di spiegare alle studentesse e agli studenti la realtà del mondo del lavoro, provando a dare dei consigli pratici su come muoversi sul campo, come approcciare le aziende o come diventare un libero professionista. Spesso scuole, accademie, università tendono a tenere nel mistero i cosiddetti “trucchi del mestiere”: io personalmente (ma credo anche tanti altri colleghi in Accademia) sono convinta che sia invece essenziale condividere, in modo da aiutare ragazze e ragazzi ad avere un percorso formativo e professionale più fruttuoso. Un altro punto di forza della scuola sono studentesse e studenti che provengono da diversi contesti e realtà culturali, creando così uno scambio importante per la crescita non solo dei ragazzi, ma anche dei docenti.

D: Quali sono le materie e i laboratori che caratterizzano il corso di Operatore grafico ipermediale?

R: Il corso di grafico ipermediale è sicuramente uno dei corsi più vari all’interno dell’Accademia; infatti, ciò che caratterizza ipermedialità e multimedialità è proprio l’utilizzo di diversi media, ovvero diversi linguaggi di comunicazione per creare e trasmettere informazioni per scopi differenti. Alle materie base vengono affiancati laboratori di grafica digitale per la stampa e per il web, programmazione web, modellazione 3D, audio, video, fotografia e fotoritocco. Nel biennio si ha la possibilità di scegliere tra due profili, arte o web, ognuno con materie specifiche come storia dell’arte, social media e tecnica artistica. Lo scopo del corso durante i tre anni è quello di porre delle solide basi su tutti i laboratori, in modo che alla fine del percorso formativo studentesse e studenti abbiano un’idea più chiara del settore specifico in cui vorrebbero lavorare (ad esempio, grafica oppure programmazione), ma allo stesso tempo conoscano e sappiano gestire in maniera efficiente anche gli altri ambiti del settore multimediale.

D: Quali sono gli sbocchi lavorativi del corso, in Italia o all’estero?

R: Gli sbocchi lavorativi sono numerosi, per questo è importante che i ragazzi siano curiosi e che i docenti siano stimolo per tale curiosità. Ormai l’esigenza della multimedialità è presente in ogni attività e se non è già presente lo sarà a breve. Penso che gli studenti di questo corso siano molto fortunati, perché oltre alla possibilità di lavorare in contesti più tradizionali come studi grafici e pubblicitari, studi fotografici e televisivi, e-commerce, hanno anche la prospettiva – con tempo, passione e pazienza – di creare la loro attività ideale. Lavorare con video e modellazione 3D, oppure programmazione e fotografia, grafica e audio, sono solo alcune delle tante combinazioni possibili a cui va incontro un mondo della comunicazione sempre più ibrido. Per questo è molto importante che i professionisti-formatori abbiano in mente l’importanza di fare conoscere agli allievi tutte le possibilità esistenti sul mercato.

D: Infine, una domanda più personale: pensi che insegnare ti arricchisca a livello professionale?

R: Certo. Insegnare è una scelta e, come tutto, ciò a cui decidiamo di dedicare energie e tempo è perché in qualche modo ci arricchisce. Sento lavoro professionale e insegnamento come due fattori complementari del mio profilo lavorativo, anche se l’insegnamento è una scoperta più recente, quindi sicuramente meno vissuta. Entrambe le attività sono un costante work-in-progress dove cerco ogni giorno di mettermi in discussione, per vagliare le conoscenze alla prova dell’esperienza, confermandone alcune e mettendone in dubbio altre, traslandole dalla ricerca professionale al lavoro in classe con gli studenti e viceversa, non solo dal punto di vista didattico, ma anche dal punto umano e relazionale. Tuttavia, l’insegnamento non mi arricchisce solo a livello professionale, ma prima e soprattutto a livello umano, perché il primo compito di un docente è quello di entrare in relazione con i giovani che gli sono affidati, creare per loro un ambiente sicuro e proficuo e, in ultimo, formarli a livello didattico e professionale, perché si realizzano non solo come esperti del mestiere, ma prima di tutto come persone.

– Sara Barboglio –

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